Storia di Busto Arsizio
L
'importanza dei fiumi da cui Busto Arsizio era, così come lo è tutt'oggi, circondata e il clima favorevole all'agricoltura hanno reso la cittadina una luogo oggetto di migrazioni.
La popolazione celtica è stata una delle prime ad avervi messo piede: la sua grande curiosità aveva fatto sì che venisse a conoscenza delle pratiche usate dagli Etruschi e dai Greci, determinando un grande sviluppo nell'agricoltura.
Si attestarono in questa zona anche la civiltà di Golasecca e gli Etruschi, ma furono i Romani a mutare gli equilibri della città, eliminando le tracce delle precedenti culture e imponendo le loro leggi.
I saccheggi attuati nei confronti dei popoli sottomessi causò la rivolta di questi ultimi che sconfinò in un incendio che distrusse la città e a cui probabilmente è legato il termine 'Arsizio' (derivante dal verbo latino 'ardere', bruciare).
Il periodo di massimo splendore è vissuto sotto il dominio degli Sforza e spagnolo, quando cioè la città riesce a fiorire nei commerci, in particolare in quello delle tele di cotone; nel 1630 un'epidemia di peste causò una grave crisi, risolta due secoli più tardi con lo sviluppo delle industrie tessili e meccaniche per la produzione del macchinario tessile.